In epoca medievale, la Repubblica di Firenze diede vita a Castelfranco, una nuova realtà fiorentina situata a monte della città. Questo avamposto venne fondato alla fine del XIII secolo con l’intento di garantire difese e rifornimenti alimentari. Per incentivare l’insediamento in questa zona rurale, Firenze offrì un’esenzione fiscale di dieci anni a coloro che avessero scelto di trasferirsi qui. La storia di Castelfranco risale a tempi antichi. Nel III-II secolo a.C., la strada etrusca che collegava Arezzo e Fiesole venne pavimentata dai Romani, diventando successivamente parte della via consolare Cassia vetus. Questo tratto di strada, che oggi corrisponde alla strada Setteponti, si dice abbia visto passare l’esercito di Annibale durante le guerre puniche.
Nell’VIII-IX secolo d.C., si fa risalire la presenza longobarda, testimoniata dai recenti ritrovamenti presso l’antica Badia di Soffena, datati intorno all’825. La stessa abbazia viene menzionata per la prima volta in un documento del 1014 e nel 1090 fu affidata ai monaci di Vallombrosa. In quel periodo, a Soffena sorgeva anche un castello, successivamente distrutto.
Nel 1299, la Repubblica di Firenze decide di fondare Castelfranco nei pressi della Badia di Soffena, dove già esisteva il piccolo borgo di Casuberti. L’obiettivo era favorire gli scambi commerciali con la Valdarno e avere un controllo militare sulla zona. Per popolare il nuovo insediamento, vennero attratti abitanti dai borghi e dai casolari circostanti.
Nei primi decenni del Trecento, vennero completati importanti edifici, come il palazzo Comunale, la Loggia antica di Arnolfo di Cambio nella piazza e le mura che circondavano il paese. Nel corso del XVII secolo, Castelfranco subì un profondo rinnovamento sociale, che portò alla costruzione di nuovi edifici, tra cui il palazzo Renzi, l’Oratorio di San Filippo e il Convento delle Agostiniane.
Nel XIX secolo, purtroppo, molti dei testimonianze storiche del passato furono distrutte, come le mura e la Loggia. Inoltre, Castelfranco fu separata da Firenze e inglobata nella provincia di Arezzo. Castelfranco di Sopra, un luogo ricco di storia e fascino, continua a rappresentare un’importante testimonianza del passato toscano. Furore, uno dei borghi più belli d’Italia in Costiera amalfitana
Cosa vedere a Castelfranco di Sopra
Le suggestioni naturali delle balze e dei calanchi della Valdarno, tra Firenze e Arezzo, hanno da sempre affascinato gli studiosi e gli artisti. Leonardo da Vinci stesso si ispirò a questi paesaggi per molte delle sue opere pittoriche e disegni. Uno dei luoghi più affascinanti è rappresentato dalle balze dell’Acqua zolfina, che si possono ammirare dalla panoramica strada dei Sette Ponti, proprio in prossimità dell’incrocio con la provinciale di Botriolo. In questo suggestivo panorama si erge maestosa la torre medievale di Castelfranco, circondata dai calanchi.
L’impronta dell’antica Roma e l’architettura fiorentina
Come molte altre “terre nuove” della Toscana, Castelfranco di Sopra conserva ancora l’originale impianto urbano a forma di castrum romano, con le sue vie ortogonali e la piazza centrale che un tempo ospitava gli edifici del potere, come il palazzo del podestà e la chiesa di San Pietro, purtroppo oggi scomparsa. Le dimensioni dei lotti seguono le misure del braccio fiorentino, e man mano che ci si allontana dal centro, i palazzi si ergono con altezze progressive, mentre le strade si restringono.
Secondo Vasari, l’architetto Arnolfo di Cambio avrebbe disegnato la città, e ancora oggi possiamo notare l’impronta fiorentina non solo nel layout urbano, ma anche in alcune abitazioni lungo la via Maestra, che risalgono al periodo della fondazione della città e sono simili alle case a schiera del centro storico di Firenze.
Tesori artistici e architettonici
La piazza principale di Castelfranco di Sopra ospita il palazzo Comunale, che conserva ancora intatto il piano terreno e le antiche carceri. Sulla facciata del palazzo sono visibili gli stemmi dei podestà, mentre all’interno della sala consiliare si può ammirare l’affresco della Madonna del latte, risalente alla fine del XIV secolo.
Scendendo lungo via Cavour, si incontra la chiesa di San Filippo Neri, con una facciata del 1761. Tuttavia, il primo oratorio fu costruito nel 1631 e successivamente ampliato nel 1666. All’interno della chiesa, sull’altare centrale, si trova un dipinto di San Filippo realizzato dal fiorentino Matteo Rosselli nel XVII secolo. Ancora più interessante è la cappella laterale, dove si può ammirare una Vergine col Bambino attribuita alla scuola di Andrea del Sarto.
All’estremità di via Cavour si erge la torre d’Arnolfo, nota anche come Porta Campana. Questa torre è l’unica sopravvissuta dell’antico sistema difensivo e sulla sua facciata sono scolpiti il giglio di Firenze e la data di costruzione, il 1300.
Mentre ci spostiamo per le vie di Castelfranco di Sopra, non possiamo ignorare alcuni edifici di rilevanza storica e architettonica. Ad esempio, in via Piave si trova Casa Campa, con un’immagine di un cavallo e il giglio fiorentino scolpiti sulla facciata, a testimonianza del suo passato come stazione di posta per i cavalli. Sulla stessa strada si trova anche la cappella della Compagnia dei Bianchi, risalente al Cinquecento e rimaneggiata nel corso dei secoli. Interessante è anche il tratto di via Arnolfo, dove si può ancora ammirare il camminamento di guardia lungo l’unico tratto di mura rimasto.
Tesori nascosti e luoghi d’arte
Un altro edificio di grande interesse è il palazzo Sassolini, risalente al Settecento, situato in via Veneto. Qui è possibile ammirare i resti di edifici del XV e XVI secolo. Infine, in via Roma si trova il teatro Comunale intitolato a Wanda Capodaglio, un importante punto di riferimento per la comunità di Castelfranco di Sopra.
Non lontano dal centro si erge il meraviglioso complesso monumentale della badia di San Salvatore a Soffena, composto da chiesa, chiostro e convento. La badia fu affidata ai monaci vallombrosani nel 1090 dal papa Urbano II e nel corso dei secoli ha subito varie ristrutturazioni. All’interno della chiesa si possono ammirare affreschi di scuola senese e fiorentina del XV secolo, tra cui spiccano la Madonna col Bambino di Paolo Schiavo e un’incantevole Annunciazione attribuita al Maestro del Cassone Adimari, comunemente ritenuto il fratello del celebre Masaccio.
Castelfranco di Sopra e i suoi dintorni: Un tesoro di bellezze naturali e architettoniche
Oltre alla ricchezza artistica e architettonica del centro storico di Castelfranco di Sopra, i suoi dintorni offrono uno spettacolare panorama di case coloniche, case torri, piccoli borghi e resti di antichi castelli feudali. Il paesaggio circostante è caratterizzato da uliveti e terrazzamenti agricoli perfettamente ordinati. Lungo la strada dei Sette Ponti, che attraversa questa regione, si può ammirare la maestosità delle balze, che danno inizio a un viaggio indimenticabile nel tempo e nella bellezza della Toscana. 11 borghi della Toscana da visitare
Piatti tipici e prodotti del borgo
Castelfranco di Sopra, un affascinante comune situato nella regione di Arezzo, in Toscana, è rinomato per i suoi piatti tipici che rappresentano la cucina tradizionale toscana, con alcune interessanti varianti locali. Questa incantevole località offre un vero e proprio viaggio culinario, deliziando i visitatori con una serie di prelibatezze. Tra i piatti più emblematici che caratterizzano Castelfranco di Sopra spiccano i crostini con milza e fegatino, la pappa al pomodoro, il pollo alla diavola, i rocchini di sedano e la schiacciata con l’uva. In particolare, il pollo rinomato della Valdarno merita una menzione speciale per la sua fama gastronomica.
Come in molte altre località toscane, l’olio d’oliva e il vino sono protagonisti indiscussi della cucina di Castelfranco di Sopra. L’olio extravergine di oliva, con il suo gusto deciso e non acido, si sposa perfettamente con una fetta di pane abbrustolito o con i celebri fagioli zolfini, un altro prodotto tipico della zona. Da non dimenticare l’ottimo Chianti DOC dei Colli Aretini, un vino di qualità che esalta i sapori locali. Oltre alla coltivazione dei fagioli, ancora praticata da alcune famiglie, vi è anche quella del giaggiolo, una pianta utilizzata in fitoterapia e nella produzione di cosmetici. L’allevamento locale fornisce carni e formaggi di altissima qualità, che sono apprezzati non solo a livello locale ma anche a livello internazionale. Infine, non si può trascurare la reputazione dei funghi porcini del Pratomagno e del miele, che aggiungono un tocco di autenticità ai piatti tradizionali di Castelfranco di Sopra.
Oltre all’aspetto culinario, Castelfranco di Sopra è una località affascinante che offre molto di più. Situato sotto le maestose pendici della catena montuosa Setteponti, il comune vanta l’incredibile bellezza naturale dell’area delle Balze, da cui prende il via un’esperienza di viaggio unica. L’atmosfera suggestiva e l’incanto paesaggistico di questa regione toscana rendono Castelfranco di Sopra un luogo ideale per esplorare la cultura culinaria locale, ma anche per immergersi nella natura incontaminata e godere di panorami mozzafiato.
Esplorare la cucina tradizionale di Castelfranco di Sopra, Toscana, significa deliziarsi con autentiche specialità locali, scoprire l’eccellenza dei prodotti tipici e lasciarsi conquistare dalla bellezza di questa affascinante località toscana. Preparati a gustare sapori autentici, a immergerti in tradizioni culinarie secolari e a vivere un’esperienza indimenticabile tra le colline di Castelfranco di Sopra, dove gastronomia e natura si uniscono in un connubio perfetto. Cosa vedere a Erice, un borgo medievale con splendidi panorami
Eventi tradizionali e culturali a Castelfranco di Sopra
La Festa della Grandine, un’antica tradizione del Settecento
La Festa della Grandine è un evento radicato nella storia di Castelfranco di Sopra, un affascinante borgo toscano. Celebrata ogni terza domenica di maggio, questa festività è dedicata a un santo locale di grande importanza: Filippo Neri. Durante la festa, una preziosa reliquia del santo viene portata in processione, ricordando la protezione che egli accordò alla popolazione del borgo, preservandola dalle malattie e dalla temibile grandine.
Corpus Domini, una festa che colora le strade di giugno
Nella domenica di giugno, Castelfranco di Sopra si anima con l’incantevole celebrazione del Corpus Domini. Durante questa festa religiosa, le strade principali vengono adornate con una splendida infiorata, mentre drappi colorati sfilano alle finestre. Una processione solenne completa l’atmosfera festosa, coinvolgendo i fedeli in un momento di devozione e riflessione.
La Festa del Perdono, un’occasione di gioia e tradizione
Dal venerdì al martedì dell’ultimo fine settimana di agosto, Castelfranco di Sopra si trasforma in un vivace crogiolo di eventi durante la tradizionale Festa del Perdono. Questa festa, radicata nelle tradizioni locali, è un’occasione per vivere momenti di allegria, accompagnati da spettacoli musicali, eventi culturali e la degustazione di prelibatezze enogastronomiche. I visitatori avranno l’opportunità di immergersi nelle tradizioni del borgo e godere dell’ospitalità calorosa della comunità locale.
Il Presepe Vivente, un’affascinante rappresentazione della Natività
Ogni 25 dicembre negli anni dispari, il borgo di Castelfranco di Sopra si anima con una magica rappresentazione della Natività: il Presepe Vivente. Più di 150 figuranti in sontuosi costumi storici prendono vita per ricreare l’atmosfera della notte in cui nacque Gesù. Questo suggestivo spettacolo coinvolge i visitatori in un viaggio nel tempo, offrendo un’esperienza unica che celebra la tradizione e l’importanza del Natale.
La stagione di prosa, un’offerta culturale da dicembre a marzo
Dal mese di dicembre al marzo successivo, il Teatro Comunale di Castelfranco di Sopra diventa il palcoscenico di una ricca stagione di prosa. Questo teatro, che vanta una lunga tradizione artistica, ospita una serie di spettacoli che abbracciano diversi generi teatrali. Dagli allestimenti classici alle rappresentazioni innovative, la stagione di prosa offre un’opportunità unica per immergersi nell’arte e godere di performance di alta qualità. Dalla montagna al mare: itinerario in Abruzzo tra tradizioni tipiche e borghi storici
Esplorando Castelfranco di Sopra
Castelfranco di Sopra, un incantevole comune situato nella provincia di Arezzo, è un luogo ricco di storia e bellezze naturali. Con un’altitudine di 281 metri sul livello del mare, questa pittoresca località toscana è abitata da 2870 persone. Se sei interessato a visitare questa affascinante destinazione, abbiamo raccolto per te alcune informazioni utili per il turismo.
Punto di riferimento per l’Ufficio Cultura, che puoi contattare al numero 055 9631262 o via email all’indirizzo cultura@castelfrancopiandisco.it. Saranno felici di fornirti dettagli riguardanti eventi culturali, mostre e altre attività di interesse nella zona.
Per informazioni turistiche specifiche, ti consigliamo di rivolgerti all’Ufficio Informazioni Turistiche, raggiungibile al numero 055 9149731. Qui potrai ottenere dettagli sulle attrazioni principali, itinerari consigliati e consigli utili per rendere il tuo soggiorno a Castelfranco di Sopra memorabile.
Se desideri ulteriori informazioni o hai domande di carattere generale, puoi contattare l’Ufficio Relazioni con il Pubblico al numero 055/9631200. Lo staff sarà lieto di assisterti e fornirti tutte le informazioni necessarie. Puoi prenotare due escursioni a Figline Valdarno.
Per ulteriori dettagli e per scoprire tutto ciò che Castelfranco di Sopra ha da offrire, ti invitiamo a visitare il sito web ufficiale del comune all’indirizzo www.castelfrancopiandisco.it. Qui troverai una panoramica completa sulle attrazioni locali, gli eventi in programma, i ristoranti consigliati e molto altro ancora. Itinerari Puglia, masserie, trulli e borghi autentici