Esplorare la ricca storia artistica e culturale è fondamentale per chi si chiede cosa vedere a Bergamo, città che offre un’incantevole varietà di musei, gallerie d’arte e monumenti storici che narrano secoli di storia italiana. La prima cosa da fare non appena arrivati in città è intraprendere un’indimenticabile salendo dalla Città Bassa alla Città Alta tramite la storica funicolare. Durante questo breve ma suggestivo viaggio, la vista si espande gradualmente, offrendo un panorama mozzafiato che va fino alle imponenti Alpi. Le antiche mura, testimonianza della ricca storia di Bergamo, sembrano avvicinarsi sempre più, accogliendovi in un abbraccio storico mentre le attraversate, quasi come se entraste in un’altra epoca. Una volta raggiunta la Città Alta, vi troverete nella storica Piazza Mercato delle Scarpe, un tempo vivace centro di scambi commerciali come suggerisce il nome stesso. Da qui, vi basteranno pochi passi per raggiungere la Piazza Vecchia, considerata una delle piazze più eleganti e armoniose d’Italia. Questo luogo racchiude diversi tesori da non perdere durante la vostra visita a Bergamo, tra cui il Palazzo della Ragione, famoso per la sua meridiana e il museo degli Affreschi, che vi stupirà con le sue opere d’arte storiche.
Proprio di fronte a voi, sempre in Piazza Vecchia, si erge il Palazzo del Podestà, carico di storia e segreti. Non lontano, il Campanone, nota torre simbolo di Bergamo, si staglia orgoglioso e maestoso. Proseguendo il vostro itinerario, in pochi passi raggiungerete la Piazza del Duomo, il cuore spirituale della città. Qui, la solennità della Basilica di Santa Maria e la maestosità della Cappella Colleoni vi lasceranno senza fiato.
Se il tempo è dalla vostra parte, concedetevi un viaggio sulla seconda funicolare di Bergamo, quella che porta a San Vigilio. Dall’alto, la vista abbraccia tutta Bergamo in un unico, incredibile panorama. Questa esperienza unica rientra senza dubbio nelle cose da fare a Bergamo. E non trascurate una visita all’Accademia Carrara, un museo di dimensioni contenute ma ricco di meraviglie artistiche. Questa è la vera essenza di Bergamo, un gioiello che attira un numero crescente di visitatori.
Oltre alle sue bellezze storiche e naturali, Bergamo vanta una straordinaria cucina, caratterizzata da piatti che soddisfano l’appetito con autenticità e semplicità. Scoprirete la ricchezza della gastronomia locale nella sezione dedicata a cosa mangiare. Invitiamo tutti a visitare Bergamo e a scoprire le 10 cose da fare e vedere assolutamente durante un fine settimana o una vacanza più lunga in questa città affascinante.
1. Il Cuore Storico: Piazza Vecchia
Piazza Vecchia rappresenta il fulcro vibrante di Bergamo Alta, un luogo tanto celebrato da esser stato definito da Le Corbusier, noto architetto e urbanista, una delle piazze più incantevoli d’Europa. Quest’area, che si è guadagnata l’ammirazione incondizionata nel 1949, era così sacra agli occhi di Le Corbusier che suggerì fosse un “delitto” modificarne anche una sola pietra. Uno degli esempi concreti di ciò che rende questa piazza unica è la decisione del sindaco dell’epoca di proibire il parcheggio al suo interno, un’iniziativa poi ampliata dai successori che hanno esteso la restrizione a quasi tutta la Città Alta. Questo ha trasformato sia la piazza che i suoi immediati dintorni in un’oasi di bellezza e tranquillità, dove l’unico rumore è il piacevole brusio di residenti e visitatori che si godono passeggiate, incontri amichevoli, o un pasto rilassante nei locali circostanti.
Tra Storia e Architettura: Monumenti della Piazza
Separata da Piazza Duomo dal maestoso portico del Palazzo della Ragione, Piazza Vecchia ospita al suo centro la storica Fontana Contarini, adornata da enigmatiche sfingi. Circondano questo nucleo centrale strutture di rilevanza storica e culturale come il Palazzo della Ragione, il Campanone, il Palazzo del Podestà, e la prestigiosa Biblioteca Angelo Mai, custode di oltre 600 preziosi manoscritti antichi. In uno splendido gesto di munificenza e ingegneria sociale, il Podestà di Venezia, Alvise Contarini, donò la fontana alla città nel 1780, alla fine del suo mandato, con l’intento non solo di abbellire la piazza ma, in modo ancor più pragmatico, di fornire una fonte vitale d’acqua nel cuore della Città Alta, rendendola accessibile a tutti gli abitanti.
Simboli e Trasformazioni: La Fontana Contarini
Le sfingi che decorano la fontana non sono solitarie nella loro vigilanza: sono affiancate da quattro leoni, un chiaro riferimento alla potente simbologia di Venezia. Un interessante episodio nella storia della piazza è la sostituzione temporanea della fontana con una statua dedicata a Garibaldi, un gesto che fu poi rivisto, riposizionando la fontana nel suo contesto originario. Garibaldi, tuttavia, non è stato dimenticato: un tributo a questo eroe nazionale adorna ora un’area della città più bassa, creando un dialogo visivo e storico tra i diversi strati di Bergamo.
Attraverso queste trasformazioni e il rispetto per il passato, la Piazza Vecchia non è solo un luogo da visitare a Bergamo; è una tappa fondamentale per chiunque desideri immergersi nella ricca tapezzeria storica e culturale della città. È, senza dubbio, una delle prime cose da fare a Bergamo per visitatori desiderosi di catturare l’essenza di un luogo dove storia, cultura, e comunità si fondono armoniosamente.
2. Storia e Significato del Palazzo della Ragione
Situato nel cuore della città, Palazzo della Ragione rappresenta non solo un simbolo storico ma anche l’evoluzione dell’autogoverno in Italia. Eretto nell’epoca seguente la Pace di Costanza, questo monumento è testimone della nascita dell’indipendenza comunale, quando le città italiane iniziarono a sviluppare i propri organi amministrativi. Con l’influenza veneziana, il palazzo subì una trasformazione diventando sede giudiziaria, originando così il suo nome. Nonostante sia stato raso al suolo e riedificato in diverse occasioni, l’aspetto attuale del palazzo è frutto delle ristrutturazioni avvenute circa nel 1540, un periodo cruciale per Bergamo.
Il Porticato e la Meridiana: Un Connubio di Arte e Scienza
Caratteristica distintiva del Palazzo della Ragione è il suo porticato, elemento architettonico che funge da punto di connessione tra la Piazza Vecchia e la vicina Piazza del Duomo. Uno spettacolo da non perdere è la meridiana risalente al 1798, creata dal talentuoso abate Giovanni Albrici. Questo strumento astronomico, sorprendentemente accurato, cattura la luce solare attraverso un piccolo orifizio, proiettando su lastre terrestri l’ora esatta del mezzogiorno solare e il corrente segno zodiacale, offrendo così una prospettiva unica su Bergamo. Per gli appassionati di astronomia e semplici curiosi, la visita a questo fenomeno è un’esperienza immancabile e si può vedere questo spettacolo ogni giorno alle 12:00, tenendo in considerazione piccole variazioni temporali dovute alla discrepanza tra tempo solare e tempo civile.
La Sala delle Capriate e il Museo degli Affreschi: Un Tuffo nell’Arte Bergamasca
Salendo al primo piano, i visitatori si troveranno immersi nella bellezza della Sala delle Capriate, da cui si può ammirare la sottostante Piazza Vecchia. Questa sala ospita il Museo degli Affreschi, una collezione di circa 100 opere recuperate da vari siti di Bergamo e provincia. Tra le cose da fare a Bergamo, ammirare gli affreschi del Bramante, un tempo adornanti la facciata del palazzo del Podestà, è un’attività irrinunciabile. Queste opere ritraevano sapienti dell’antichità con citazioni dalle opere di Seneca, un esempio perfetto di come l’arte e la filosofia possano incontrarsi. Oggi, l’unico affresco visibile è quello di Chilone, che è creduto essere un autoritratto del Bramante, mostrante un libro e l’incisiva frase “Jupiter alta humilitat et humilia exaltat”, un monito che ricorda come l’umiltà sia sempre premiata.
3. Simboli Storici: La Torre Civica
In Piazza Vecchia, cuore pulsante di Bergamo, si erge imponente la Torre Civica, comunemente nota come “Campanone”. Con una statura maestosa di 53 metri, questa torre non è solo una delle più elevate nel panorama europeo, ma rappresenta anche un simbolo indiscusso di Bergamo. Per un millennio, le sue campane hanno scandito gli eventi più significativi della vita cittadina: celebrazioni di matrimoni, annunci di partenze, omaggi agli imperatori defunti, e perfino l’arrivo di figure storiche come Garibaldi. Un esempio emblematico della sua importanza si è manifestato nel 1797, quando le campane hanno segnato la conclusione della dominazione veneziana.
Ogni sera, alle 22:00, la torre perpetua una tradizione secolare, intonando 100 rintocchi. Originariamente, questo suono notturno segnalava la chiusura delle porte della Città Alta. Oggi, nonostante le porte rimangano aperte, la cerimonia riecheggia ancora tra le vie, creando un’atmosfera incantata che nessun visitatore dovrebbe perdere.
La torre, inizialmente una casa-torre di 37,7 metri della famiglia nobile Suardi-Colleoni, venne trasformata nel corso dei secoli. Acquistata dal comune nel 1374, subì modifiche includendo l’alloggiamento delle carceri comunali e, nel Cinquecento, venne elevata alla sua altezza attuale, accogliendo una nuova cella campanaria e l’orologio che oggi conosciamo. Dalla sua cima, la vista di Bergamo è a dir poco mozzafiato, e per raggiungerla i visitatori possono optare per una scalata di 230 gradini oppure salire comodamente in ascensore.
4. La Maestosità della Basilica di Santa Maria Maggiore
Dopo aver attraversato l’arco del maestoso Palazzo della Ragione, ci si ritrova nella Piazza Duomo, fulcro del potere ecclesiastico di Bergamo. Contrapposta alla Piazza Vecchia, centro della vita amministrativa, la Piazza Duomo accoglie la Basilica di Santa Maria Maggiore, la gemma architettonica di Bergamo, eretta in seguito a un voto per scongiurare la peste nel 1133.
Contraddistinta dalla singolarità di non presentare un’entrata principale sulla facciata, la chiesa svela invece quattro meravigliose porte laterali. A ovest, la porta adornata dai Leoni rossi, mentre vicino all’abside si trova un ingresso più discreto. Un dettaglio storico affascinante: le pareti tra queste porte conservano ancora le antiche unità di misura della città, testimonianze della vibrante attività commerciale che ha caratterizzato la piazza nei secoli.
Le porte rimanenti comprendono quella incorniciata dai Leoni bianchi, opera di Giovanni da Campione, e la Porta della Fontana, vicina all’omonima fontana. All’interno, i visitatori possono ammirare opere d’arte mozzafiato, come la crocifissione di Ludwig van Schoor e il Passaggio del Mar Rosso di Luca Giordano, oltre ai monumenti funebri di Gaetano Donizetti e Simone Mayr. Una menzione particolare merita l’insieme di tarsie lignee nel coro, frutto della collaborazione tra Giovan Francesco Capoferri e Lorenzo Lotto tra il 1524 e il 1532.
Orari di apertura e costo del biglietto
- Lun-Sab: 9.00 – 12.30, 14.30 – 17.00 (Nov-Mar); 9.00 – 12.30, 14.30 – 18.00 (Apr-Ott)
- Dom: 9.00 – 13.00, 15.00 – 18.00 (Annuale)
5. Cappella Colleoni: L’Eleganza del Rinascimento
Adiacente alla Basilica di Santa Maria Maggiore si trova un capolavoro del Rinascimento italiano, la Cappella Colleoni. Questo mausoleo fu voluto da Bartolomeo Colleoni, un valoroso condottiero al servizio della Repubblica di Venezia, desideroso di istituire un luogo di eterno riposo adatto alla sua statura. Nonostante le iniziali resistenze della chiesa locale, Colleoni impose la sua volontà, sostituendo la preesistente sagrestia con questa magnifica struttura.
Erigida tra il 1470 e il 1476 da Giovanni Antonio Amadeo, la cappella è un omaggio ai santi Bartolomeo, Marco e Giovanni Battista. L’esterno presenta una gradinata fiancheggiata da una cancellata in ferro battuto, che conduce a un portale circondato da colonne di marmo rosso e bianco, impreziosito da narrazioni bibliche.
All’interno, il sarcofago di Colleoni è sovrastato da una statua equestre in legno dorato, mentre sulla parete opposta si trova il monumento funebre di sua figlia Medea. Gli affreschi, opera di Giambattista Tiepolo, aggiungono ulteriore splendore. Curiosamente, la decorazione include tre testicoli, emblema della famiglia Colleoni, presente anche sulla cancellata esterna. Una leggenda popolare suggerisce che toccarli possa portare fortuna.
Orari di apertura e costo del biglietto
- Mar-Ott: 9.00 -12.30, 14.00-18.30; Nov-Feb: 9.00 – 12.30, 14.00 – 16.30. Chiuso il lunedì
- Ingresso: gratuito
Quando si pensa a cosa vedere a Bergamo, queste meraviglie architettoniche rappresentano un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la fede e l’arte.
6. La Gemma Inaspettata: Accademia Carrara
Annicata nel cuore di Bergamo Bassa, l’Accademia Carrara si distingue come uno dei musei più pregiati d’Italia, pur rimanendo un tesoro relativamente inesplorato da molti. Questo santuario artistico è un fulcro di cultura, immerso in un’area vibrante, permeata di storia e brulicante di attività commerciali e sociali.
La galleria è la custode di una stupefacente collezione di 1793 dipinti, originari di scuole veneta, lombarda e toscana, che abbracciano un periodo dal Rinascimento fino alla fine del 19° secolo. La magnificenza di questa raccolta è resa evidente dai nomi degli artisti rappresentati: Gozzoli, Crivelli, Tura, Mantegna, Pinturicchio, e altri ancora. Esemplare è la “Madonna con Bambino” di Mantegna, accanto a opere immortali di artisti del calibro di Raffaello e Tiziano.
Una visita all’Accademia Carrara, però, non si limita solo ai dipinti; vi si trovano anche sculture e stampe, con opere notevoli di Bernini, Mantegna, e Dürer. Dedicate qualche ora per immergervi in questa ricchezza artistica, un’esperienza imprescindibile per chiunque decida di visitare Bergamo.
Indirizzo: Piazza Giacomo Carrara, 82. Orari di apertura: Tutti i giorni dalle 9 alle 19, eccetto il martedì e il 25 dicembre. Costo del biglietto: Intero: € 12, Ridotto: € 10
7. Patrimonio Storico: Le Mura Veneziane e la Bergamo Sotterranea
Le mura veneziane, dichiarate patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco, sono un monumento di ingegneria e resistenza. Estese per 6 km attorno alla Città Alta, queste fortificazioni furono erette dai Veneziani nel 1561, demolendo 250 case e due chiese nel processo, il che portò a 8 scomuniche da parte della Chiesa. Nonostante ciò, la costruzione proseguì indisturbata.
Fortunatamente, queste robuste difese non hanno mai affrontato un vero assedio, motivo per cui rimangono in condizioni impeccabili. Passeggiate lungo le mura al tramonto o all’alba offrono viste mozzafiato e momenti di tranquillità. È un percorso immancabile per chi cerca cosa fare a Bergamo, nonostante possa richiedere un certo sforzo fisico.
Le mura ospitano quattro porte maestose e 14 baluardi imponenti, una testimonianza della potenza militare dell’epoca. Le cannoniere di San Giovanni e San Michele, un tempo arsenali vibranti, sono ora affascinanti siti storici aperti ai visitatori.
8. Scoperta Culturale: Villaggio Crespi D’Adda
A breve distanza da Bergamo, il Villaggio Crespi D’Adda rappresenta un tuffo nella storia sociale e industriale. Questo sito UNESCO, solo a 20 minuti dalla città, è un impeccabilmente conservato villaggio operaio fondato nel 1878.
Cristoforo Benigno Crespi, visionario e umanista, trasformò 85 ettari di terra in una comunità fiorente per i suoi lavoratori. Il villaggio era una microcosmo di vita, con abitazioni per gli operai e le loro famiglie, strutture per i dirigenti, e persino una regale residenza per la famiglia Crespi, tutti posizionati in un layout che rifletteva l’ordine sociale dell’epoca.
Era un luogo dove la vita lavorativa e quella domestica si intrecciavano, con una chiesa, un ospedale, e persino strutture per il tempo libero come un campo sportivo e un teatro. Le due ciminiere e il grande opificio erano promemoria costanti del fulcro industriale che alimentava questa comunità utopica.
Oggi, il villaggio è un ricordo vivido di un’era passata, circondato dalla natura splendida dove i fiumi Adda e Brembo si incontrano, offrendo un ambiente sereno per passeggiate rilassanti. Come arrivare: Autostrada Milano-Bergamo, uscita Capriate, seguire per 2,5 km in direzione Crespi.
9. Un Viaggio Fuori dal Comune: La Cattedrale Vegetale
A dispetto delle tradizionali attrazioni, cosa vedere a Bergamo estende i suoi confini oltre il centro storico. Nascosta nelle Prealpi Orobiche, la Cattedrale Vegetale attende i visitatori in una località remota, Oltre Il Colle. Considerando la sfida dei trasporti pubblici, la soluzione più affidabile per raggiungerla è attraverso un viaggio in automobile.
Opera d’Arte Vivente: La Struttura della Cattedrale
Distanti un’ora dalla città, i visitatori si imbattono in una straordinaria espressione di land art, concepita da Giuliano Mari nel 2008. Quest’opera d’arte emerge come una maestosa struttura, composta da intrecci di castagno e “colonne” vuote, evocative delle grandiose colonne di una cattedrale gotica. Ogni colonna custodisce al suo interno un giovane faggio, simbolo di crescita e rinnovamento.
Simbiosi di Elementi: Natura e Architettura
Un tempo costituita da 42 colonne, la Cattedrale ha subìto il passaggio di una tempesta, che ne ha ridotto la grandezza. Nonostante ciò, la natura prosegue imperterrita nel suo ciclo: i faggi prospereranno, le strutture lignee cederanno, e in un futuro non troppo lontano, emergerebbe una cattedrale unica, frutto dell’unione tra architettura, spiritualità e ambiente naturale.
Un’Esperienza Completa: Trekking e Fiori
Sebbene la Cattedrale Vegetale possa non giustificare un viaggio a sé stante, diventa l’ideale completamento di un trekking tra i sentieri circostanti. Da non perdere è il Sentiero dei Fiori, dove la flora locale crea un mosaico naturale di colori e forme.
Accessibilità e Costi
Situata a cielo aperto, la Cattedrale Vegetale accoglie i visitatori senza alcun costo di ingresso.
Come Raggiungere la Cattedrale Vegetale
In auto, da Bergamo, si diriga verso la località di Zambla Alta, seguendo le indicazioni per Plassa. Da qui, un sentiero pedonale conduce direttamente alla Cattedrale.
10. Sapori Autentici: Cosa Mangiare a Bergamo
Preparatevi a un incontro culinario ricco e intenso. La polenta, elemento fondamentale della gastronomia locale, fa da perfetto accompagnamento a una varietà di piatti, dalla carne alla cacciagione, e persino pesci come aringhe e acciughe.
Tradizioni Culinarie: Pasta, Salumi e Formaggi
Non si può non menzionare i casoncelli, un tipo di pasta ripiena che cattura l’essenza della città con un ripieno creativo. La tavola bergamasca si vanta anche di un’ampia selezione di salumi e formaggi, con ben 9 DOP, testimonianza della ricchezza agroalimentare della zona.
Dolci Tentazioni e Curiosità Locali
Nella gamma dei dolci, la polenta e osei si reinventa in una versione dolcifera, mentre la Torta Donizetti omaggia il celebre compositore bergamasco. Una nota di orgoglio: la stracciatella, amata in tutto il mondo, ha le sue radici a Bergamo, precisamente nella pasticceria La Marianna nella Città Alta. Tour gastronomico di Bergamo.
Ricordando queste ricchezze, sia naturali che culturali, visitare Bergamo si rivela un’esperienza multisensoriale, un viaggio tra arte, natura e gastronomia. Cosa fare a Milano: Guida turistica