Cosa vedere a Torcello

L’isola di Torcello si trova nella parte settentrionale della laguna di Venezia; è vicina all’isola di Burano ed è una delle tre isole solitamente visitate nei tour lagunari da Venezia. Un tempo Torcello era uno dei luoghi più abitati della laguna veneziana, fino a quando il suo potere è diminuito con l’aumento dell’importanza di Venezia. Torcello è un’isola abbastanza piccola e può essere girata in meno di un’ora; è stata una delle isole della laguna dove sono arrivati i primi insediamenti umani. È infatti riconosciuto come il centro più antico della laguna. Diamo un’occhiata alle principali attrazioni da vedere e cosa fare a Torcello.

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Torcello Venezia cosa vedere

1. Ponte del diavolo. Dalla fermata del battello, la prima cosa che si vede è il cosiddetto “Ponte del Diavolo”, che insieme a un altro ponte di Venezia (il ponte privato di Rio San Felice – vicino alla Scuola Grande della Misericordia) sono gli unici ponti di tutta la laguna senza parapetti. In passato, questo ponte collegava la parte abitata dell’isola con quella riservata a frutteti e giardini. È così chiamato perché, secondo la leggenda, nelle notti di luna piena il diavolo può essere visto sul ponte, sotto forma di gatto nero. A Venezia ci sono molte leggende che hanno a che fare con i gatti neri, che non portano mai nulla di buono!

2. Il trono di Attila. Seguendo il percorso, dopo circa 7 minuti si raggiunge la zona centrale dell’isola, Piazza Torcello (piazza erbosa, non pavimentata). La prima cosa che si incontra è il cosiddetto “Trono di Attila”. Si tratta di una sedia in pietra bianca, probabilmente utilizzata anticamente dal vescovo di Torcello. Non si sa se sia stato effettivamente utilizzato anche da Attila, re degli Unni. In ogni caso, è piuttosto curioso e merita un’occhiata.

3. La Chiesa di Santa Fosca. La chiesa di Santa Fosca, risalente al XII secolo, si trova in questa piazza centrale dell’isola. L’ingresso è gratuito e i resti del Battistero sono visibili accanto ad esso. La chiesa di Santa Fosca è collegata alla basilica di Santa Maria Assunta. Le sue origini sono molto antiche: già nel IX secolo esisteva sull’isola una chiesa con questo nome e all’inizio dell’XI secolo fu ricostruita nell’ambito di un rimaneggiamento dell’edificio, anche se il suo aspetto attuale è dovuto a interventi del XII secolo, quando fu ricostruita per ospitare le reliquie delle martiri Fosca (di cui porta il nome) e Maura. Sembra che la chiesa di Santa Fosca dovesse rappresentare una chiesa battistero, come si usava in epoca bizantina, e infatti al suo interno si trovava il reliquiario dell’insieme religioso dell’isola. Costruita in stile veneto-bizantino, caratterizzata da un portico ottagonale che segue gran parte dell’esterno, la chiesa di Santa Fosca si preannuncia per mezzo di colonne rialzate sormontate da capitelli in stile bizantino, così come lo stile delle decorazioni interne. Gli spazi interni sono disposti a croce greca su pianta circolare, con tre navate e un’abside, e il richiamo allo stile ravennate la incorona come il più antico monumento veneziano a fare riferimento a questo stile.

4. Il Palazzo del Consiglio e il Palazzo dell’Archivio. A sinistra della piazza si trovano il gotico Palazzo del Consiglio e Il Palazzo dell’Archivio: costituiscono il Museo di Torcello, un’importante raccolta di reperti archeologici di epoca bizantina e medievale (tutti ritrovati sull’isola). Orari di apertura Museo di Torcello: da marzo a ottobre dalle 10.30 alle 17.30 (ultimo ingresso alle 17.00); da novembre a febbraio dalle 10.00 alle 17.00 (ultimo ingresso alle 16.30). Chiuso il lunedì e i giorni festivi, aperto il 15 agosto. L’ingresso costa 3 euro.

5. Cattedrale di Santa Maria Assunta. Infine raggiungiamo il monumento più famoso dell’isola, la Cattedrale di Santa Maria Assunta, la chiesa più antica di tutta la laguna di Venezia. La chiesa di Santa Maria Assunta a Torcello è piccola ma molto bella, perché conserva due mosaici davvero antichi: quello del Giudizio Universale (meraviglioso!) e quello della Vergine Maria. L’ingresso costa 6 euro ed è valido anche per il Museo Diocesano di Venezia e il Chiostro di Santa Apollonia. Se volete salire sul campanile, dovete pagare un supplemento di 5 euro. Se lo desiderate, potete acquistare un biglietto che comprende la Chiesa, il Museo e il Campanile per 12€. La basilica di Torcello e la vicina chiesa di Santa Fosca rappresentano gli ultimi esempi rimasti delle antiche chiese di Torcello, importanti testimonianze del glorioso passato di quest’isola. La cattedrale di Torcello fu costruita nel 639, ampliata nel 1008 e dedicata a Maria, Madre di Dio, da cui il nome Santa Maria Assunta. Gli straordinari mosaici sono uno dei motivi principali per visitare Torcello, nella Basilica sono conservati uno i più importanti cicli musivi dell’Italia settentrionale, un vero tesoro dell’arte veneto-bizantina, tra cui spicca la grande rappresentazione del Giudizio Universale.

6. Il Museo Provinciale di Torcello. Nella piazza di Torcello, oltre alla Basilica e a Santa Fosca, si trova anche il Museo Provinciale di Torcello. Il museo offre un percorso espositivo che si snoda tra testimonianze veneziane, preromane e romane, bizantine e altomedievali e documenta la storia dell’isola e della laguna, comprese le origini della stessa città di Venezia. La storia del Museo inizia nel 1870 quando Luigi Torelli, Prefetto di Venezia, acquistò il Palazzo del Consiglio per farne il centro di raccolta dei reperti antichi rinvenuti a Torcello, nelle isole adiacenti e nella vicina terraferma. Nel 1872 l’edificio fu donato da Torelli alla Provincia di Venezia e fu istituito il Museo Provinciale. Il Museo di Torcello è suddiviso in due sezioni: la sezione medievale e moderna e la sezione archeologica. Nella Sezione Medievale e Moderna sono presenti manufatti paleocristiani, altomedievali e medievali, la cui provenienza da Torcello e dalle isole circostanti è in gran parte praticamente accertata. La Sezione Archeologica ospita manufatti rinvenuti nell’area veneziana e in quella lagunare, oltre a materiali di varia provenienza, tra cui una serie di statuette egizie, che coprono un arco cronologico che va dal Paleolitico alla tarda età romana. L’ingresso al Museo costa 3 euro a persona.

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Curiosità su Torcello

  1. Al giorno d’oggi sull’isola vivono solo 16 persone + 4 proprietari dei ristoranti che si trovano lì… naturalmente non è difficile conoscersi!!!!
  2. In alcune settimane dell’anno (soprattutto in estate, quando sono aperti i campeggi del Cavallino, la spiaggia a pochi chilometri dall’isola), l’acqua disponibile sull’isola è molto scarsa… non esce proprio dai rubinetti…
  3. Nel 2009 è stato celebrato il millesimo anniversario della costruzione dell’antica basilica: con diversi congressi e concerti per festeggiare l’evento!

Breve storia di Torcello

Le origini dell’isola di Torcello Venezia sono piuttosto antiche, secondo gli studi la vita sull’isola era presente in concomitanza con la popolazione della vicina città di Altino, o nei primi secoli dell’Impero Romano. Nell’ottobre del 589, una grande piena dell’Adige modificò il paesaggio fluviale veneziano e frenò la crescita dell’isola, che tornò a popolarsi nel VII secolo. A questo periodo risalgono alcuni resti di orti e una prima fabbrica di vetro. Nella Cattedrale di Torcello si trova un’iscrizione risalente al 639 d.C., che testimonia la presenza della popolazione in quel periodo. Lo sviluppo di Torcello rientra nella volontà dei Bizantini di rafforzare la loro presenza in quei lembi di terra al confine con i Longobardi. L’importanza di Torcello crebbe nei secoli perché la sua posizione a nord della città di Venezia rappresentava, insieme alle isole vicine, un trampolino di lancio per il commercio veneziano verso l’Adriatico. In termini di prodotti, Torcello è stato il più importante centro veneziano di lavorazione della lana fino al XIV secolo circa, con una popolazione di circa 50.000 abitanti. A partire dal secolo successivo Torcello andò sempre più in declino, a causa dell’allagamento di questi territori e della peste scoppiata nel XIV secolo. I secoli successivi non furono migliori, tanto che nel XIX secolo gli abitanti erano appena 80, la maggior parte dei quali impegnati nella produzione di vino, e oggi ne rimangono solo una ventina.

Come arrivare a Torcello

Ci si può arrivare con il vaporetto della Linea T, che parte da Burano ogni mezz’ora (in estate è molto più frequente) e impiega solo 5 minuti. È possibile visitare solo la parte centrale dell’isola, quindi quando si arriva bisogna seguire la “fondamenta” che ci porta lì. Fate attenzione quando tornate a Burano, perché c’è solo un vaporetto ogni mezz’ora.

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Di Barbaro Antonietta

Amo tanto viaggiare, per questo ho deciso di parlare delle mie esperienze e di condividerle qui con voi. Amo tanto, ma proprio tanto il sole, il mare e i cani. Se vi piacciono i miei articoli me lo lasciate un messaggino?

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