Per avere un aspetto così elegante è necessario un buon apporto di cibo, che i migliori ristoranti di Milano offrono in abbondanza. I milanesi hanno un aspetto piuttosto buono, quindi è logico che mangino tutti piuttosto bene, giusto? Giusto. Poche città sanno cucinare bene come questa elegante località del nord Italia e stilare un elenco dei migliori ristoranti di Milano è una delle grandi gioie di questo lavoro. L’eccellenza gastronomica si trova in tutta la città, dalle trattorie di quartiere alle magie Michelin di alto livello. Mangiare un buon piatto è parte integrante della giornata perfetta a Milano, importante tanto quanto le famose attrazioni e lo shopping da primato. Le cucine cittadine sono il grande equalizzatore di Milano, dove gli chef più famosi si confrontano con la storia della casa, e i risultati sono deliziosi.
I migliori ristoranti di Milano
1. Langosteria. Langosteria offre forse i migliori pesci e crostacei della città in un ambiente raffinato. Ma non aspettatevi una formalità soffocante: le affascinanti decorazioni ispirate al mare conferiscono a Langosteria un calore che non si trova spesso nei migliori ristoranti a Milano di pesce di alto livello. Provate i secondi piatti in stile catalano, tra i quali spicca il granchio reale alla catalana. Se preferite i frutti di mare crudi, scegliete tra l’impressionante collezione di ostriche o ordinate uno dei piatti di pesce crudo con prelibatezze come i gamberi rossi pescati nelle acque profonde del Mediterraneo al largo della Sicilia.
2. Dongiò. Questa trattoria vecchio stile di Porta Romana serve piatti calabresi a una sala sempre piena di gente del posto. La cucina è specializzata in piatti casalinghi del sud, come il piatto forte del ristorante, gli spaghettoni alla tamarra, pasta fresca con salsa di pomodoro e salsiccia n’duja, una pasta spalmabile piccante a base di spalla e pancia di maiale, oltre che di organi. Se siete vegetariani, ordinate la parmigiana di melanzane, il precursore italiano della popolare parmigiana di melanzane italo-americana, per ricordarvi che l’originale è quasi sempre meglio.
3. Trippa. Diego Rossi, uno degli chef più apprezzati della città, si è messo in testa di onorare le frattaglie, creando preparazioni senza fronzoli a base di trippa, rognone, fegato, cuore, polmone e animelle; il menu cambia ogni giorno a seconda di ciò che si trova al mercato. Lo chef si rivolge anche ai commensali meno avventurosi e ai vegetariani con piatti più standard. Oltre agli interni e ai sapori audaci, ciò che rende Trippa così speciale è l’atmosfera calda coltivata dal socio d’affari di Rossi ed esperto di sala, Pietro Caroli.
Leggi anche: Cosa mangiare a Milano
4. 28 Posti. In testa alla classifica con una cucina italiana inventiva e contemporanea, 28 Posti – così chiamato per i 28 posti a sedere del ristorante sui Navigli – propone piatti ispirati alle radici dello chef Marco Ambrosino a Procida, un’isola al largo della costa di Napoli. Influenzato anche dal periodo trascorso al NOMA di Copenaghen, Ambrosino si cimenta in acque culinarie meno sperimentate a Milano: il menu, in continua evoluzione, comprende piatti come la cipolla bruciata con fragole selvatiche fermentate, rigatoni al miso e dessert salati aromatizzati con polline d’api, carbone e bottarga.
5. Erba Brusca. L’Erba Brusca è un rifugio rurale il cui menu, breve e dolce, è caratterizzato da ingredienti provenienti dall’orto adiacente, che mettono in sintonia i commensali con la terra. Questo locale informale è particolarmente popolare nei fine settimana, quando i milanesi fuggono verso la campagna e le montagne che circondano la città. Anche se il menu cambia regolarmente, un piatto forte sempre delizioso è la pasta con vongole, tartufi e acetosella selvatica (erba brusca). Da abbinare a un bicchiere di vino naturale dalla lista sapientemente curata.
6. Gastronomia Yamamoto. Chi avrebbe mai pensato che il posto migliore per gustare l’autentica cucina casalinga giapponese si trovasse nel centro di Milano? Dal banco da asporto che vende bento box preconfezionati (senza sushi) al ristorante con servizio completo sul retro, il punto di riferimento giapponese dietro il Duomo è in grado di soddisfare tutte le esigenze. Consigliamo il curry riccamente aromatizzato, il donburi di anguilla unagi morbido come un cuscino o uno qualsiasi degli eccellenti contorni, in particolare l’Hijiki stufato e le melanzane al miso. Yamamoto guadagna punti anche per gli interni perfettamente arredati, che riprendono in chiave contemporanea il classico stile delle mense giapponesi.
7. Ristorante Giacomo. Questo ristorante della vecchia guardia coniuga la semplicità della cucina rustica toscana e ligure con la drammaticità degli interni classici milanesi (la sala da pranzo è stata progettata dal famigerato architetto Renzo Mongiardino). L’ampio menu è orientato verso i frutti di mare, con piatti come i paccheri con pesce spada e melanzane, un’ampia selezione di carpacci e tartare crude, oltre al pesce fresco del mercato, che arriva al tavolo intero per essere servito con un tocco teatrale.
8. Pescaria. Con i suoi interni completamente bianchi e i paralumi a forma di cesto da pescatore, la paninoteca di pesce Pescaria è affollata di gente alla moda disposta a sfidare le lunghe file per un boccone dei trascendenti panini del ristorante, che combinano i frutti di mare più freschi con una serie di ingredienti inaspettati, come il pesto, le cime di rapa fritte e i carciofi croccanti. Scegliete il panino con il polpo: il polpo leggermente fritto è il giusto equilibrio tra croccantezza e succosità e si abbina magnificamente alla ricca ricotta.
Leggi anche: Cosa vedere a Milano a piedi
9. Il Luogo di Aimo e Nadia. Nel quartiere un po’ fuori mano di Bande Nere, i proprietari Aimo e Nadia Moroni gestiscono Il Luogo dal 1962. Negli oltre 50 anni di attività, hanno accumulato diverse sedi e due stelle Michelin. Oggi, nelle mani della figlia Stefania Moroni e dei capi chef Alessandro Negrini e Fabio Pisani, il ristorante continua la sua eredità di cucina brillantemente inventiva. Scegliete uno dei tre menu degustazione o ordinate alla carta da un menu che comprende piatti come ravioli di semola con baccalà, risotto con fiori di zucca, gamberi viola e burrata e calamari dell’Adriatico in salsa di inchiostro.
10. Ratanà. Le migliori rivisitazioni contemporanee della cucina tradizionale milanese si trovano al Ratanà, il ristorante di Isola dell’estroso chef Cesare Battisti. La sua versione del classico risotto alla milanese con ossobuco (risotto allo zafferano con stinco di vitello brasato) è morbida come la seta e vivida sia nel colore che nel sapore. La scelta di Battisti di utilizzare il formaggio Lodigiano, più dolce del Parmigiano, conferisce al piatto, tradizionalmente cremoso, un sapore ancora più ricco.
11. Ristorante Mao Hunan. Mascherato da gelateria nel quartiere settentrionale di Loreto, il menu di Mao, che propone l’autentica cucina Hunan, è assolutamente da non perdere. Affollato ogni sera da espatriati e devoti irriducibili (la prenotazione è essenziale), i proprietari hanno aperto una seconda sede, Maoji, che serve cibo di strada. Ma nel locale originale, il menu lungo molte pagine comprende classici come la pancia di maiale stufata, gli zampetti di maiale con peperoncini di Sichuan, i calamari fritti piccanti e diverse opzioni vegetariane.
12. Piz. Il Piz offre solo tre piatti, ma di certo non ve ne andrete con la sensazione di aver perso qualcosa. Scegliete tra la Margherita (pomodori San Marzano, mozzarella fresca di latte, olio d’oliva, basilico), la Delicata Bianca (fior di latte, semi di papavero, erba cipollina) e la Marinara (San Marzano, aglio schiacciato, basilico) e lasciatevi stupire. Ogni opzione è ingannevolmente semplice ma eccezionalmente ben preparata, utilizzando solo ingredienti di altissima qualità. Non accettano prenotazioni, ma non lasciatevi scoraggiare dall’attesa: è noto che i camerieri distribuiscono assaggi gratuiti e flutes di Prosecco alle orde di commensali affamati che si ammassano all’esterno.
13. Nebbia. Questo ristorante relativamente nuovo nel quartiere dei Navigli sta già facendo faville. Il ristorante propone piatti stagionali liberamente ispirati alla cucina tradizionale lombarda (la regione dell’Italia settentrionale in cui si trova Milano), con sapori ricchi e sfumature inaspettate. Sebbene il menu breve cambi a seconda della stagione, le opzioni più recenti includono brioche di fegato d’anatra con cipolle caramellate, zucca arrostita con formaggio di capra e sesamo e polpo con guancia di maiale e verdure di campo. Merita una menzione anche l’accurata carta dei vini, che spazia tra piccoli produttori e vini naturali.
14. Albergo e ristorante Borgo Nuovo. Situato alla periferia sud di Milano, in un ex borgo che ospita un’abbazia del XII secolo, Borgo Nuovo Chiaravalle è una fuga entro i confini della città. La sala da pranzo con pareti di vetro si affaccia su un canale e sulla guglia ornata dell’abbazia adiacente, ma all’interno gli chef fanno magie. Un menu fresco di mercato comprende proposte come la faraona arrosto con tartufo, gli gnocchi di zucca con ricotta affumicata e la guancia di manzo cotta a fuoco lento con polenta. Sebbene il ristorante Milano si trovi ancora tecnicamente a Milano, per raggiungere questo gioiello fuori mano è indispensabile un’auto o un taxi.
Leggi anche: Le migliori attrazioni turistiche di Milano
15. Trattoria Madonnina. In una tranquilla via laterale di Corso San Gottardo si trova questa trattoria fuori dal tempo. Ogni giorno viene scritto a mano e fotocopiato un piccolo menu che offre il meglio del comfort food milanese: cotoletta alla milanese, ossobuco e il tradizionale risotto allo zafferano sono di solito presenti nel menu a pranzo e a cena. In estate, un patio circondato da viti è disseminato di tavoli e, il sabato sera, un sassofonista fa spesso capolino per una canzone o due.