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Itinerario all’ombra del Vesuvio

Alla scoperta delle antiche città di Pompei, Ercolano, Stabiae e Oplonti. Esplorate con noi l’esplorazione di alcuni dei siti archeologici più eccezionali e celebri d’Italia, collocati all’ombra del Vesuvio. Questi luoghi racchiudono le antiche città sepolte dall’imponente eruzione vulcanica del 79 d.C., offrendo uno sguardo privilegiato sugli splendidi edifici pubblici che giacciono sepolti sotto la cenere. Vi proponiamo un itinerario di 2/3 giorni che vi condurrà attraverso questi luoghi pubblici ricchi di dettagli unici e affascinanti. Il vostro viaggio inizierà e terminerà a Napoli, dove avrete l’opportunità di visitare l’incredibile Museo Archeologico Nazionale e di esplorare una delle città più affascinanti al mondo.

Napoli: Una porta verso il passato

La vostra avventura inizia nella vibrante città di Napoli, un autentico crocevia di cultura e storia. Sede dell’imponente Museo Archeologico Nazionale, Napoli ospita una straordinaria collezione di reperti provenienti dai siti archeologici circostanti. Qui potrete immergervi nell’antica storia della Campania, ammirando meraviglie come le statue di Pompei e gli affreschi di Ercolano.

Pompei: La città fossilizzata nel tempo

Il vostro itinerario vi guiderà verso l’antica città di Pompei, un simbolo eterno di distruzione e preservazione. Passeggiando tra le sue strade sepolte, avrete l’opportunità di ammirare gli edifici pubblici che un tempo animavano la vita quotidiana degli abitanti di Pompei. Dal celebre anfiteatro al foro, ogni angolo di questa città fossilizzata rivela dettagli e storie che vi lasceranno senza fiato.

Ercolano: Una finestra sul passato

Continuando il vostro itinerario, raggiungerete la sorprendente città di Ercolano, anch’essa sepolta dall’eruzione del Vesuvio. Qui, tra le sue rovine ben conservate, potrete esplorare gli edifici pubblici che testimoniano l’eleganza e la ricchezza di un’epoca passata. Il Decumano Massimo, le ville patrizie e i bagni pubblici sono solo alcune delle meraviglie che vi attendono.

Oplontis: La residenza dimenticata

Il vostro viaggio non sarebbe completo senza una visita a Oplontis, una residenza romana dimenticata per secoli. Qui potrete ammirare gli splendidi mosaici e le strutture architettoniche che testimoniano l’opulenza e il raffinato gusto dell’epoca romana. Questo sito, meno conosciuto ma altrettanto affascinante, offre un’esperienza unica che merita di essere scoperta.

Un’esperienza indimenticabile

Un itinerario alla scoperta dei parchi archeologici in Campania è un viaggio nel tempo che permette di immergersi nell’antica storia romana e di ammirare le straordinarie testimonianze di un passato lontano. Le città sepolte dall’eruzione del Vesuvio sono un tesoro di inestimabile valore culturale e archeologico, e la loro visita rappresenta un’esperienza indimenticabile per gli appassionati di storia e per i curiosi di tutte le età.

Preparatevi a essere trasportati indietro nel tempo, a camminare sulle strade degli antichi romani e a scoprire la grandezza di un’epoca passata. Gli itinerari in Campania offrono un’opportunità unica per immergersi nel fascino e nell’enigma delle città sepolte, regalando una prospettiva affascinante sulla vita antica e sull’eredità che ancora oggi ci affascina e ci ispira.

Esplorando gli Straordinari Itinerari Archeologici della Campania

Intraprendiamo un avventuroso viaggio attraverso gli affascinanti itinerari archeologici della Campania, una terra ricca di storia e meraviglie. Dalla potente eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., che ha segnato indelebilmente la regione, emergono storie di tragedia e di conservazione miracolosa. Osserviamo da vicino come centri antichi come Ercolano, Stabiae, Oplontis e Pompei si sono trasformati in affascinanti tesori archeologici, che raccontano le vite e le aspirazioni di civiltà passate.

Il Disastroso Evento del Vesuvio nel 79 d.C.

“multa ibimiranda, multas formidines patimur” (Molti terribili eventi, molte paure subiamo), scriveva Plinio il giovane nella sua epistola del 20 settembre 79 d.C. Sono parole che introducono la narrazione dell’epocale eruzione del Vesuvio. Quell’evento catastrofico ha lasciato una traccia indelebile nella storia della regione e nelle vite di migliaia di persone.

Il Potere Distruttivo e la Meraviglia della Conservazione

La potenza inaudita dell’eruzione ha portato alla distruzione di centri abitati come Ercolano, completamente sepolta sotto uno spesso strato di lava vulcanica, e Pompei, coperta dalla cenere e dai lapilli trasportati dal vento. Questa distruzione ha portato, paradossalmente, alla straordinaria conservazione degli insediamenti antichi.

I centri campani, in origine abitati dagli Osci, vantavano una posizione geografica favorevole, risorse naturali abbondanti e un clima ideale per l’agricoltura. Queste caratteristiche hanno attirato l’interesse di varie civiltà nel corso dei secoli, dagli antichi Greci agli Etruschi e ai Romani. Questa prosperità e ricchezza si riflettevano negli edifici pubblici, nei templi e nelle dimore patrizie che hanno resistito alla furia del Vesuvio.

Rivolgendoci agli itinerari archeologici, il nostro percorso inizia a Napoli, la vivace città che custodisce le tracce del passato. La prima tappa del nostro viaggio ci porta a Ercolano, situata a circa 15 chilometri dalla capitale campana. La città è facilmente raggiungibile in auto e comodamente servita dalla linea ferroviaria della circumvesuviana.

Un viaggio nel tempo: scopri gli itinerari archeologici in Campania – da Ercolano a Stabiae

Nell’ombra del possente Vesuvio, si trova l’antica città di Ercolano, famosa per essere stata sepolta dal flusso di lava durante un’imponente eruzione. Un posto fondamentale nei nostri itinerari in Campania, la sua storia si riscopre casualmente nel 1709, quando gli scavi per la costruzione di un pozzo rivelano i resti di un teatro romano. Questa scoperta ha poi spinto Carlo III di Borbone a finanziare scavi più ampi, che alla fine hanno riportato alla luce l’intera città.

Ercolano offre un’ampia varietà di strutture storiche che raccontano storie del passato. Uno dei luoghi più affascinanti da esplorare è senz’altro le Terme del Foro, costruite durante l’epoca giulio-claudia. La struttura offre un approfondimento interessante sulla vita sociale dell’epoca, con i suoi spazi distinti per uomini e donne, ornati da mosaici e decorazioni affascinanti.

Continuando il nostro itinerario, troviamo la casa degli Augustali, famosa per le sue pareti affrescate nel quarto stile e per le sue semicolonne con capitelli ionici. A conferma della sua funzione di tempio dedicato a divinità romane, sono state ritrovate numerose lastre marmoree con registri di augustali.

Il nostro tour in Campania ci porta poi alla Palestra, un importante edificio pubblico. Questo luogo, con il suo ingresso maestoso e i suoi resti di una volta decorata a cielo stellato, ci svela un altro aspetto della vita quotidiana romana. All’interno, una fontana di bronzo in forma di idra avvinghiata ad un albero aggiunge un tocco di mistero e fascino.

Un’altra tappa importante è l’Ara Funeraria, un monumento dedicato a Marcus Nonius Balbus, presumibilmente un tribuno della plebe nel 32 a.C. Questa struttura, con la sua elegante iscrizione incisa sul marmo, offre una testimonianza preziosa del culto funerario romano. L’ultima fermata del nostro itinerario ad Ercolano sono le Terme Suburbane. Questo sito offre una visione diversa della vita termale, con un unico spazio termale che non è diviso in sezioni separate per uomini e donne.

Verso la prossima destinazione: Stabiae

Dopo aver visitato Ercolano, il nostro viaggio negli itinerari campania ci porta a Stabiae. In auto, viaggeremo lungo l’A3 in direzione di Salerno, fino all’uscita Castellamare di Stabia. Da qui, proseguiremo sulla SS 145 fino all’uscita Gragnano e via Passeggiata Archeologica. Se preferite il treno, la linea circumvesuviana vi porterà comodamente a Stabiae da Ercolano. Per tutte le informazioni sul Sito Archeologico di Ercolano, inclusi gli orari di apertura e i costi dei biglietti, visita il sito ufficiale del parco archeologico.

Stabiae: Un Viaggio nella Storia

L’ubicazione precisa dell’antica città di Stabiae, che Silla rase al suolo nell’89 a.C., rimane avvolta nel mistero. Tuttavia, grazie alla testimonianza di Plinio il Vecchio (III 9,70), sappiamo che essa si trasformò in un ameno luogo di villeggiatura.

La sua collocazione geografica, a ridosso del mare, ne fece un importante punto di riferimento per le attività difensive e commerciali. Sin dal VIII-VII secolo a.C., una via di comunicazione univa il porto di Stabiae a Nuceria. Diversi reperti, rinvenuti principalmente in contesti funerari, testimoniano le varie migrazioni che influenzarono la città nel corso dei secoli. Fra i reperti locali, spiccano numerose tracce di ceramica greca ed etrusca, tra cui una delle più antiche iscrizioni mai scoperte in Campania.

Dopo aver subito l’influenza dei Sanniti e dei Romani, Stabiae resistette fino all’inevitabile eruzione del Vesuvio, che la condannò al silenzio per secoli.

I siti di interesse pubblico attualmente noti a Stabiae sono prevalentemente di carattere sacro. Ad esempio, a circa 200 metri dalla costa, si trova un isolotto che ospita quello che viene comunemente chiamato Tempio di Ercole. Secondo la leggenda, l’isolotto sarebbe nato dal lancio di un sasso da parte dell’eroe mitologico Ercole. Purtroppo, del tempio rimangono solo un frammento di muro e una torre.

Sul territorio collinare di Castellammare di Stabia, invece, si trova un tempio presumibilmente dedicato alla dea Atena, sebbene la sua vera dedicazione resti incerta. Infine, il tempio di Cibele è circondato da colonne che delimitano un ceppo sepolcrale. Gli archeologi ritengono che il tempio fosse situato all’interno di un bosco, luogo in cui si svolgevano rituali orgiastici importati dalla Grecia. Per ulteriori informazioni sul parco archeologico, gli orari e i biglietti, visita il sito del parco archeologico di Stabiae.

Oplontis: La Terza Tappa del Nostro Itinerario in Campania

Dopo aver visitato Stabiae, è il momento di raggiungere Oplontis. Con l’auto, la rotta più comoda prevede l’uso della SS145 seguita dall’A3 in direzione Napoli, fino all’uscita per Torre Annunziata. Da lì, basta seguire la SS18 fino all’incrocio con via dei Sepolcri, dove si trovano gli scavi archeologici. Per chi preferisce il treno, da Stabiae è possibile utilizzare la linea circumvesuviana.

Itinerari Archeologici in Campania: Da Oplontis a Pompei

Anche se di dimensioni ridotte, rispetto al celebre sito di Pompei, Oplontis possiede un fascino ineguagliabile. Questo prezioso angolo archeologico, situato nel cuore di Torre Annunziata, è una tappa fondamentale di ogni itinerario in Campania per gli appassionati di storia antica.

Le indagini archeologiche svoltesi a partire dagli anni ’60 del Novecento hanno portato alla luce due ville di estremo interesse: la villa di Poppea, spesso associata a Poppea Sabina, la seconda moglie dell’imperatore Nerone, e la Villa di Lucius Crassius Tertius.

Oplontis ospita anche uno dei rari reperti di architettura termale dell’epoca: le terme di Marco Crasso Frugim, console romano. Questo straordinario complesso, risalente al 64 d.C., era un vero e proprio gioiello del luogo, e serviva da fulcro per la comunità locale.

Oplontis non era solo un luogo di ritrovo per la popolazione locale, ma anche la residenza estiva delle élite romane. Non a caso, molte famiglie nobili, tra cui la gens Poppaea, avevano costruito lussuose ville con impianti termali privati.

Un altro elemento affascinante di Oplontis è il sistema di cunicoli scoperto nel 1831 dal generale Vito Nunziante, che in passato portavano l’acqua termale alle ville. Ancora oggi, queste strutture fanno parte del sistema idraulico delle Terme Vesuviane. Per tutte le informazioni pratiche su Oplontis, inclusi gli orari di apertura e i costi dei biglietti, visita il sito ufficiale del parco archeologico.

Prossima Fermata: Pompei!

Dopo aver esplorato i tesori di Oplontis, è tempo di dirigerci verso una delle gemme più scintillanti della Campania, se non dell’intero patrimonio culturale italiano: Pompei. Da Torre Annunziata, questa tappa dell’itinerario in Campania può essere raggiunta in auto in meno di 10 minuti seguendo la SS18 in direzione sud.

Per coloro che preferiscono i mezzi pubblici, la linea circumvesuviana offre un modo comodo e semplice per raggiungere Pompei da Torre Annunziata. L’antica città, sepolta dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., offre un’esperienza unica nel suo genere, permettendo ai visitatori di camminare tra le strade di una città romana perfettamente conservata. Scopri la Valle dei Templi: Un Viaggio nella Storia Antica dell’Agrigento, Sicilia

Pompei: L’ultimo fermata dell’itinerario

La nostra esplorazione attraverso gli itinerari campani arriva a conclusione con l’ultima fermata: Pompei, una città subvesuviana che brilla come un diamante nel patrimonio archeologico mondiale.

Le prime operazioni di scavo a Pompei furono effettuate nel XVIII secolo, sotto l’egida di Carlo III di Borbone. Sebbene all’epoca mancassero metodologie scientifiche rigorose, queste opere iniziali svelarono le prime ville. Questo è stato l’inizio di un’operazione di scavo quasi costante nella zona, alimentata da un interesse reale per l’ “archeologia dei tesori”. Purtroppo, la mancanza di supervisione ha portato ad episodi di depredazione di statue e oggetti di valore, a dispetto delle leggi promulgate per prevenire tali attività.

Pompei rimane un sito archeologico senza paragoni nel mondo, una città che ha sfidato le avversità del tempo, paradossalmente preservata da un’eruzione vulcanica. Il sito si estende su un’ampia area e ospita un gran numero di edifici pubblici ben conservati. Per quanto riguarda il nostro itinerario, ci concentreremo sul foro civile, uno dei luoghi più emblematici della città.

Uno degli edifici più antichi è la basilica, risalente al II secolo a.C. e situata a sud-ovest del foro. All’interno, le attività che vi si svolgevano sono testimoniate da vari graffiti, ora staccati e conservati al Museo Archeologico Nazionale di Napoli.

Il foro ospita quattro templi, tra cui il Tempio di Apollo, che un tempo rappresentava il principale centro religioso della città, e il Tempio della Triade Capitolina, dedicato a Giove, Giunone e Minerva.

In una posizione leggermente fuori dal centro della piazza, si trova il macellum, il mercato della carne e del pesce, un edificio tipico delle città ellenistiche e romane. L’edificio di Eumachia, di origine presumibilmente greca, si trova a sud del foro, accanto al Tempio di Vespasiano.

L’area meridionale del foro ospita anche tre edifici amministrativi: la sede dei duo viri, l’archivio della città e la sede delle riunioni dei decurioni. Per ulteriori dettagli sul parco archeologico, inclusi orari e biglietti, si prega di consultare il sito web ufficiale del sito archeologico di Pompei. Scavi di Pompei: Guida completa alla storia e alle attrazioni

Il nostro viaggio nella storia finisce qui!

Il nostro viaggio in questo straordinario itinerario campano si conclude qui, avendo attraversato Ercolano, Stabiae, Oplontis e Pompei. Abbiamo svelato alcuni dei parchi archeologici più famosi d’Italia, immergendoci in luoghi pubblici e sepolture, tutti a un passo dal Vesuvio, sepolto dall’imponente eruzione del 79 d.C. Ora è tempo di fare ritorno a Napoli, dove potrete concludere la vostra avventura con una visita al magnifico Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN), che espone numerose statue, frammenti di affreschi e reperti provenienti dai siti archeologici che avete appena esplorato!

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