Pensare al Perù significa pensare ad attrazioni come la grande cittadella di Machu Picchu, costruita durante l’Impero Inca e considerata una delle meraviglie del mondo moderno. Ma non dimentichiamo che il Paese andino ospita altre interessanti destinazioni. Uno di questi si trova nel mezzo del deserto e rappresenta uno dei più grandi misteri di tutta l’America. Ci riferiamo alle Linee di Nazca.
Le Linee di Nazca, un sito enigmatico
A sud della costa peruviana, tra il Pacifico e la regione andina, troviamo un deserto arido che ospita le Linee di Nazca, un enorme gruppo di geoglifi tracciati sul terreno circa 2.300 anni fa, su un’area di oltre 500 km2. In essi si possono distinguere figure di ogni tipo, come animali, piante o esseri umani, che possono essere apprezzate appieno dall’aria, poiché hanno dimensioni comprese tra i 50 e i 300 metri. Iscritte al Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO dal 1994, i disegni delle Linee di Nazca sono un enigma per i ricercatori: come hanno fatto gli antichi peruviani a disegnare una scimmia, un colibrì, un ragno o addirittura un astronauta di tali dimensioni? Quali tecniche hanno utilizzato? E soprattutto, perché lo hanno fatto? Attorno a queste figure colossali sono state elaborate diverse teorie (alcuni attribuiscono addirittura un’origine extraterrestre), ma a tutt’oggi rimangono un mistero. Un mistero che vale la pena conoscere.
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Un po’ di storia
Se avete voglia di visitare le Linee di Nazca, una buona idea è conoscere in anticipo le teorie più accreditate sulla loro origine e su come sono state scoperte.
L’origine delle Linee di Nazca
Le Linee di Nazca sono state tracciate tra il 300 a.C. e il 600 d.C. dalla civiltà di Nazca, una delle più importanti culture pre-Inca dell’antico Perù, sviluppatasi nell’attuale dipartimento di Ica. I disegni di Nazca coincidono in gran parte con le ceramiche sviluppate in quel periodo. Bisogna considerare che le Linee di Nazca sono state tracciate in un intervallo di quasi mille anni e che gli artisti di ogni generazione hanno tracciato nuovi disegni sopra quelli vecchi. Ecco perché possiamo osservare alcune figure geometriche sopra altri modelli più complessi.
Chi ha scoperto le Linee di Nazca?
Il primo resoconto delle Linee di Nazca risale allo storico spagnolo Pedro Cieza de León, che affermò di aver individuato alcuni “segni” nel deserto di Nazca durante la sua spedizione in Perù nel 1547. All’epoca si pensava che fossero strade. Solo nel XX secolo le Linee di Nazca sono state avvistate in tutta la loro estensione. Il primo a farlo fu l’archeologo peruviano Julio César Tello nel 1929. In seguito, l’antropologo americano Paul Kosok studiò i geoglifi fino agli anni Cinquanta. A quel punto, grazie alla tecnica del Carbonio-14, è stato in grado di verificarne l’epoca di origine. I primi studi formali sulle Linee di Nazca furono opera della professoressa tedesca Maria Reiche, che dedicò gran parte della sua vita alla ricerca e alla conservazione dei famosi disegni. È stata la prima a suggerire, a metà del secolo scorso, che i geoglifi funzionassero come un calendario astronomico. “Se avessi cento vite, le darei per Nazca”, ha detto una volta.
Recenti scoperte
Negli ultimi anni, la tecnologia ha svolto un ruolo importante nello scoprire i segreti rimasti nascosti nel deserto di Nazca. Ne è un esempio la ricerca dell’Università di Yamagata (Giappone), che tra il 2016 e il 2018 ha utilizzato tecniche di intelligenza artificiale per identificare più di cento nuove figure, una scoperta che contribuisce ad alimentare l’enigma.
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Ecco come appaiono le Linee di Nazca
Scoprite quali sono le figure più emblematiche che troverete nel vasto deserto di Nazca, come sono state disegnate e perché sono rimaste intatte fino ad oggi.
I disegni di Nazca
Tralasciando le figure scoperte di recente – che non sono visibili a occhio nudo – le Linee di Nazca comprendono più di 300 disegni in totale. Questi rappresentano forme di ogni tipo, da semplici linee geometriche a complesse grafiche zoomorfe, fitomorfe e antropomorfe. Alcune figure sono ampiamente conosciute e fanno parte dell’immaginario popolare peruviano. Ecco la Scimmia, famosa per la sua enorme coda a spirale e le sue nove dita, con una dimensione di 135 metri.
Troviamo anche il Colibrì, con ali enormi situate a 66 metri di distanza, molto ammirato per le sue dimensioni perfette e per una presunta relazione con un Dio volante.
Qui trovi tutte le foto delle Linee di Nazca.
Come sono state realizzate?
Gli antichi Nazca tracciavano i loro famosi disegni con linee continue. Per fare ciò, si toglieva lo strato di pietre rossastre dalla superficie, esponendo la sabbia chiara sottostante. Per ottenere forme così perfette, si ritiene che abbiano utilizzato un sistema a griglia basato su legno e corde, con la partecipazione di un gran numero di lavoratori. Il vero dibattito riguarda il vero significato delle Linee di Nazca. Alcuni ritengono che fossero strade religiose, mentre altri credono che fossero un calendario su larga scala per prevedere la stagione delle piogge. La teoria più accreditata è che si tratti di rotte verso Cahuachi, il centro principale della cultura Nazca.
Perché sono ancora intatte oggi?
Curiosamente, le Linee di Nazca sembrano quasi intatte ancora oggi: come è possibile? La risposta sta nella natura stessa del terreno. Grazie al clima secco e desertico, non piove quasi mai. Inoltre, l’aria calda forma una sorta di cuscino che protegge le figure dai forti venti. A ciò si aggiunge lo strato di intonaco che mantiene le pietre saldamente attaccate al terreno.
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Dove si trovano le Linee di Nazca
Ora che conosciamo più dettagli su queste incredibili figure, la prima cosa che ci chiediamo è: dove si trovano le Linee di Nazca? Esattamente, si trovano nella Pampa di Jumana, nella provincia di Nazca, dipartimento di Ica. Per avere un’idea più precisa, si trova a 450 km a sud della città di Lima, capitale del Perù.
Come arrivare a Nazca?
Fortunatamente, esistono diverse alternative per raggiungere le Linee di Nazca e nella maggior parte dei casi è davvero facile. La porta d’ingresso è l’Aeroporto Internazionale Jorge Chavez (LIM) di Lima, che riceve voli diretti dalle principali città d’Europa, Stati Uniti e America Latina. Il percorso da Lima a Nazca passa per la Carretera Panamericana Sur. È possibile arrivarci in auto, ma il modo più pratico è prenotare un biglietto dell’autobus interprovinciale. Il viaggio in autobus dura almeno 6 ore e le principali compagnie (Oltursa, Civa, Cruz del Sur, Tepsa) applicano tariffe a partire da 40 soles (10,14EUR o 10,33USD al cambio attuale). Tutti offrono servizi a bordo come Wifi, sedili reclinabili, TV, film, coperte, aria condizionata e snack. Se cercate alternative economiche per raggiungere Nazca, potete recarvi direttamente a un terminal di Lima e salire su uno degli autobus a basso costo. Il biglietto costa circa 10 soles (2,54EUR o 2,58USD), ma i servizi a bordo sono più elementari e possono esserci delle fermate.
Cosa vedere e fare a Nazca?
Contrariamente a quanto alcuni credono, le Linee di Nazca non sono l’unica attrazione turistica di questa regione. Ricordiamo che questa parte del Perù ospita un importante patrimonio di epoca precolombiana e che la zona periferica presenta siti interessanti, colline e riserve naturali che meritano un soggiorno di 3 o 4 giorni. Ecco alcune cose da vedere a Nazca.
1. Acquedotti di Cantalloc
Costruiti al pari delle Linee di Nazca, gli acquedotti di Cantalloc sono una delle principali opere di ingegneria idraulica del mondo antico. Sono canali profondi che fanno circolare l’acqua sotterranea e alimentano le valli della zona. Sono stati trovati quarantasei acquedotti, di cui 32 ancora in funzione. Di particolare rilievo sono i famosi “puquios”, pozzi di ventilazione a forma di spirale utilizzati per raccogliere l’acqua.
2. Duna Grande
Vi piacciono gli sport estremi? Non si può poi perdere la Duna Grande, conosciuta anche come Cerro Marcha. È la duna più alta del Perù e la seconda più alta del mondo, con cascate di sabbia ideali per il sandboarding. È anche un luogo per le spedizioni in veicoli 4×4.
3. Casa Museo Maria Reiche
Se volete avere una prospettiva migliore sul significato delle Linee di Nazca, non potete perdervi la Casa Museo Maria Reiche, un luogo dove troverete mappe, piani, foto e dettagli sugli studi archeologici effettuati il secolo scorso dalla famosa ricercatrice.
4. Cahuachi
Un altro sito che vi consigliamo di visitare è la città perduta di Cahuachi, un centro cerimoniale dove gli antichi abitanti di Nazca ricevevano i pellegrini di altre civiltà. Durante la visita vedrete una grande piramide, un tempio a gradoni e decine di tumuli in adobe.
5. Cimitero di Chauchilla
Si tratta di una necropoli pre-Inca situata a 30 km dalla città di Nazca. Qui si trovano resti archeologici e mummie all’aperto, ben conservati grazie al clima desertico della regione.
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Come visitare le Linee di Nazca
Veniamo ora al nocciolo della questione. Osservare le Linee di Nazca è un’esperienza davvero unica. Se il budget lo consente, si può vivere l’esperienza completa sorvolando i geoglifi, oppure si possono apprezzare le figure da un punto di osservazione.
Le Linee di Nazca da un punto di osservazione
Può non sembrare molto emozionante, ma vedere le Linee di Nazca da una torre panoramica a 12 metri dal suolo ha i suoi vantaggi. Oltre a essere super economico (l’ingresso costa meno di 5 soles, 1,27EUR o 1,29USD, è una buona alternativa per bambini, anziani e per chi preferisce evitare le vertigini di un cavalcavia. Ricordate di portare con voi crema solare, indumenti caldi, macchina fotografica e contanti.
Sorvolare le Linee di Nazca
Se l’avventura è la vostra passione e non vi dispiace provare un po’ di mal d’auto, sorvolare le Linee di Nazca in un piccolo aereo è un’esperienza da provare. Il tour classico dura circa 30-40 minuti e permette di osservare le figure più grandi come la balena, l’astronauta, la scimmia, il cane, il colibrì, il ragno, il condor, le mani, Sule di Nazca, tra gli altri. Diverse compagnie offrono voli sulle Linee di Nazca e i prezzi variano da $65 (63,81EUR) a $140 (137,45EUR), più una tassa aeroportuale di circa $10 (9,82EUR). I voli partono dal piccolo aeroporto locale Maria Reiche Neumann (sì, l’esploratore è un’eminenza a Nazca) e ogni aereo trasporta tra le 10 e le 12 persone.
Raccomandazioni per il sorvolo delle Linee di Nazca
Prendete nota dei seguenti consigli per sorvolare le Linee di Nazca se volete vivere un’esperienza perfetta:
- È meglio volare al mattino se si vuole incontrare un vento più fitto. Nelle ore pomeridiane si possono verificare turbolenze.
- Il caldo a Nazca è inclemente, anche in inverno. Pertanto, è necessario mantenersi ben idratati.
- Indossate abiti leggeri, ma portate una giacca nello zaino in caso di vento forte.
- Evitare pasti pesanti prima del volo per evitare la cinetosi. Si può anche prendere una pillola.
- Seguite alla lettera tutte le istruzioni della guida.
- Tenete a portata di mano il passaporto, altrimenti non potrete salire a bordo dell’aereo.