Distrutta 9 volte da terremoti, eruzioni, invasioni, Catania è stata ricostruita 9 volte più bella di prima. La città che vediamo ora è quella delle ultime ricostruzioni, nel 1693, in stile barocco, stile in cui furono ricostruiti quasi tutti i palazzi nobiliari e le chiese cittadine: un complesso architettonico di eccezionale valore tanto che il centro storico di Catania è tutelato dall’ UNESCO come Patrimonio dell’Umanità.
Cose da fare a Catania
Quindi, solo per voi, abbiamo raccolto le 18 migliori cose da fare a Catania, e le abbiamo anche classificate. Qualunque cosa vogliate fare, la troverete in questa lista. Ecco le migliori cose da fare a Catania.
1. Piazza del Duomo
Piazza del Duomo è il cuore della città e accoglie i visitatori con la fontana del 1736 situata proprio al centro della piazza: la Fontana dell’Elefante, simbolo di Catania.
Questa fontana raffigura un elefante scolpito nella lava nera, sopra il quale si erge un obelisco egizio. La leggenda vuole che questa statua abbia il potere di placare l’ira del vulcano Etna.
La fontana è incorniciata dal Palazzo degli Elefanti, mentre il Palazzo dei Chierici è unito alla Cattedrale da un passaggio sopra la Porta Uzeda.
2. Palazzo degli Elefanti
Il Palazzo degli Elefanti, oggi sede del Municipio, combina lo stile barocco con quello neoclassico.
Nell’atrio del Municipio sono conservate due carrozze del XVIII secolo, una delle quali viene utilizzata il 3 febbraio per trasportare il sindaco alla chiesa di San Biagio.
Inoltre, da Palazzo degli Elefanti, per la precisione dalla tribuna al primo piano dopo l’atrio, le autorità pubbliche catanesi assistono alle celebrazioni e ai fuochi in onore del Santo Patrono.
3. Cattedrale di Sant’Agata
Costruita sui resti di antiche terme, la Cattedrale di Sant’Agata è stata distrutta e ricostruita più volte in seguito a terremoti ed eruzioni dell’Etna.
La prima costruzione risale al 1070 circa e di quell’epoca rimane solo l’abside, mentre tutto il resto è stato distrutto e ricostruito ex novo.
L’aspetto attuale della Cattedrale risale ai lavori eseguiti dal 1734 al 1761. La facciata è interamente in marmo bianco di Carrara con colonne innestate provenienti dall’antico teatro romano.
Sono presenti numerose statue di Sant’Agata, patrona della città. L’interno è a croce latina divisa in tre navate.
Protetta da una cancellata, si trova la cappella di Sant’Agata con la stanza che contiene le sue reliquie.
La patrona della città viene celebrata ogni 5 febbraio durante la festa di Sant’Agata. Di fronte all’altare si trova la tomba di Vincenzo Bellini, il famoso musicista catanese.
4. Badia della Chiesa di Sant’Agata
Non lontano dalla Cattedrale e dal Palazzo degli Elefanti, si trova un altro monumento che merita assolutamente di essere visitato.
Stiamo parlando della Chiesa della Badia di Sant’Agata, in Corso Vittorio Emanuele. Tutto è di grande valore artistico, dalla facciata alle decorazioni del portale fino all’imponente cupola.
L’interno, a croce greca e finemente decorato, è all’altezza dello splendore esterno.
Da vedere anche le statue di Sant’Euplio, San Giuseppe, Sant’Agata, l’Immacolata Concezione e San Benedetto.
È anche possibile salire sulla cupola (a pagamento), da cui si gode una fantastica vista sulla città.
5. Via Etnea
Da Piazza del Duomo parte la strada più importante e panoramica di Catania: Via Etnea, che prende il nome dal fatto che va verso l’Etna, sempre visibile durante i 3 km di passeggiata.
Via Etnea è una strada commerciale, in gran parte pedonale, e un luogo di passeggio per catanesi e turisti.
Lungo il percorso è possibile fare un viaggio nel barocco siciliano, perché quasi tutti i palazzi e le chiese sono stati costruiti dopo il disastroso terremoto del 1693 che distrusse Catania.
Da non perdere Piazza Università, la piazza con i palazzi dell’Università e di San Giuliano, e le 7 chiese barocche, tra cui la splendida Collegiata.
La passeggiata termina in Piazza Cavour, la piazza che i catanesi chiamano “Il Borgo” perché, fino al 1693, era fuori dalle mura della città.
6. Villa Bellini
Da vedere anche i giardini di Villa Bellini, uno dei luoghi da visitare a Catania, perfetto per godersi un po’ di fresco nelle calde giornate estive.
Il parco di Via Etnea è aperto fino alle 22:00.
È possibile passeggiare tra i suoi grandi alberi e le numerose fontane o sedersi su una panchina all’ombra.
Il luogo è molto bello, con anche un parco giochi per bambini.
Qui vengono regolarmente organizzati eventi e concerti.
Si può anche cogliere l’occasione per visitare Villa Bellini quando è aperta al pubblico.
7. Via dei Crociferi
Via dei Crociferi è un’altra strada da visitare assolutamente a Catania per la presenza di 4 chiese in soli 200 metri, tutte capolavori dell’arte barocca.
Si accede alla via dall’Arco di San Benedetto, che collega l’omonima chiesa con il Convento dei Benedettini.
La chiesa è famosa per la “Scala dell’Angelo”, una scalinata in marmo con statue di angeli.
Subito dopo si incontrano la Chiesa di San Francesco Borgia e il Collegio dei Gesuiti con un bel chiostro interno con arcate e colonne.
Di fronte al collegio si trova la chiesa di San Giuliano, considerata uno degli esempi più riusciti del barocco catanese e siciliano.
La passeggiata si conclude a Villa Cerami, un’oasi verde che ospita la Facoltà di Giurisprudenza.
8. Anfiteatro romano di Catania
Se avete ancora tempo, visitate l’antico Teatro Romano vicino a Piazza del Duomo.
Rimarrete sorpresi dalla sua architettura e dalle sue volte.
La pietra lavica e i mattoni con cui è stato costruito erano impreziositi da decorazioni in marmo.
Rimarrete sicuramente stupiti nel vedere questo antico teatro tra gli edifici moderni.
9. Monastero di San Nicolò l’Arena
L’ex monastero benedettino di Catania è considerato uno dei più grandi complessi monastici d’Europa.
Oggi ospita il Dipartimento di Scienze Umane dell’Università ed è visitabile.
Si possono così ripercorrere i 500 anni di vita di questo luogo che ha ospitato i monaci, poi caserme e scuole fino alla destinazione attuale.
Oggi il Monastero è uno spazio culturale dove si tengono mostre, laboratori e conferenze.
È possibile visitarlo sia liberamente che con una guida turistica.
10. Teatro di Catania
Il Teatro di Catania, costruito nel 1890, è intitolato al compositore Vincenzo Bellini.
Con una visita guidata, è possibile visitare la sala con quattro ordini di palchi e la galleria riccamente decorata.
Il soffitto è affrescato con immagini di Bellini e delle sue opere più famose: Norma, La sonnambula, I puritani e Il pirata. Non poteva mancare la statua in bronzo di Vincenzo Bellini, opera di Salvo Giordano.
11. Museo dello Sbarco della Seconda Guerra Mondiale
La Sicilia e Catania, in particolare, durante la Seconda guerra mondiale pagarono un prezzo altissimo. Per questo motivo, in città è stato aperto un Museo dello Sbarco.
Il museo ripercorre questa particolare e decisiva fase storica e lo fa nel modo più veritiero possibile, illustrando la terribile quotidianità che segnò la vita dei catanesi in quei terribili giorni dell’estate del 1943.
Qualcuno ha addirittura paragonato questo museo catanese a quello di Arromanches che ripercorre le fasi dello sbarco in Normandia. Il Museo Storico dello Sbarco in Sicilia 1943 si trova in Viale Africa, vicino alla Stazione Centrale e a circa 10 minuti dal centro storico.
12. Catania Metropolitana
Anche il sottosuolo di Catania, con gallerie che si estendono per centinaia di metri, è una caratteristica della città. Qui le cave sotterranee fungevano da rifugi antiaerei durante la Seconda guerra mondiale, utilizzati dai catanesi per proteggersi dagli incessanti bombardamenti anglo-americani propedeutici allo sbarco del luglio 1943.
Andare alla scoperta dei sotterranei della città siciliana è, quindi, un’occasione imperdibile.
13. Castello Ursino
Merita una visita anche il Castello Ursino, antica fortezza normanna che oggi ospita il Museo Civico (visitabile gratuitamente). In origine, questo castello si trovava in cima a una collina ed era costruito su una scogliera a picco sul mare.
È difficile immaginarlo, visto che oggi si trova a circa 1 km nell’entroterra.
I vari terremoti e la terribile eruzione vulcanica dell’Etna del 1669 hanno cambiato il paesaggio di questa zona. Le colate laviche probabilmente circondarono il castello senza causare danni.
Il museo del castello ospita un’importante collezione archeologica di vasi di ceramica, sculture e numerosi dipinti.
14. San Giovanni Li Cuti
“San Giovanni Li Cuti” è un borgo marinaro nel centro di Catania, un piccolo villaggio di pescatori “inglobato” dalle costruzioni moderne circostanti che, paradossalmente, hanno contribuito ad aumentare il fascino di questa località che è diventata, nel corso degli anni, uno dei luoghi della movida catanese.
I pescherecci del porto turistico sono sempre pronti a rifornire quotidianamente i ristoranti della zona di ottimo pesce fresco. C’è anche una spiaggia di sabbia nera che il Comune ha attrezzato con docce, spogliatoi, bagni chimici e passerelle per i disabili.
Insomma, di giorno e di notte, d’estate ma anche d’inverno, San Giovanni Li Cuti è uno dei luoghi imperdibili di Catania, non a caso frequentato da locali e turisti.
Mercati di Catania
Ma la vera anima di Catania si trova visitando i suoi mercati popolari. Ci sono diversi mercati, ma ce ne sono due che non si possono perdere.
Il primo è la “Pescheria” che si trova dietro Piazza del Duomo e il secondo è la “Fera ‘o Luni”, in Piazza Carlo Alberto.
La Pescheria è un mercato del pesce, il più colorato e animato e quindi caratteristico di Catania. Poco distante, in Piazza Carlo Alberto, si svolge la “Fera ‘o Luni”, un mercato giornaliero di frutta, vestiti, giocattoli e altre merci.
Cosa mangiare a Catania?
I famosi “arancini” (polpette di riso e salsa, dalla forma conica ispirata all’Etna), le “crispelle” (pasta ripiena di acciughe o ricotta e fritta in olio), i carciofi arrostiti. Pasta alla Norma (con melanzane), pasta con le sarde e “caponata” (verdure fritte).
Per quanto riguarda i dolci abbiamo: cassata, cannoli di ricotta, Iris (dolci fritti o al forno con vari ripieni), olive di Sant’Agata, brioche con granita e gelati.
La carne di cavallo è un’autentica passione dei catanesi. Dalle polpette alle salsicce, la carne di cavallo è il segno distintivo della gastronomia catanese.
Via del Plebiscito è il regno incontrastato dei mangiatori di carne di cavallo: qui si trovano trattorie che offrono una vera esperienza catanese e che permettono di mangiare a un prezzo accessibile.
Spiagge di Catania
Catania, tra le altre cose, è anche una località balneare. A partire dalla “Plaia”, 18 chilometri di costa a sud della città, passando per San Marco di Catalbiano, Praiola di Giarre, Foce Simeto, Marina di Cottone Fiumefreddo e le altre spiagge, ce n’è per tutti i gusti e le esigenze.
Spiagge attrezzate; spiagge libere; spiagge di ghiaia; calette più o meno nascoste.
Ovviamente, la spiaggia della Plaia rimane il principale punto di riferimento per residenti e turisti. Innanzitutto perché è facile da raggiungere, ma soprattutto perché non manca davvero nulla: stabilimenti balneari; strutture alberghiere; parcheggi; Café; ristoranti e un mare che non ha nulla da invidiare a molte delle più celebrate mete turistiche del Mediterraneo.
L’Etna
Quando si è a Catania, non si può non visitare l’Etna, il vulcano attivo più alto d’Europa che offre spettacoli di lava e fuoco.
Chi vuole vederlo più da vicino può approfittare delle numerose escursioni proposte da tour operator, agenzie e guide turistiche individuali.
Si può visitare la Valle del Bove, i crateri sommitali, ci sono anche circa 200 grotte utilizzate fin dall’antichità come rifugio, cimiteri, luoghi sacri, per conservare la neve e così via.
Si possono fare escursioni in jeep, con gli sci da discesa, a piedi, oppure un più comodo giro panoramico con la Ferrovia Circumetnea che percorre l’anello inferiore del vulcano.
Si può anche prendere un autobus o andarci in auto: L’Etna dista infatti circa 20 chilometri da Catania. In ogni caso, è possibile raggiungere il 1° livello dell’Etna in autonomia.
La salita al secondo livello deve essere effettuata esclusivamente con un minibus guidato per raggiungere il cratere. L’escursione sull’Etna può essere effettuata anche a fine pomeriggio, per godere del tramonto sul vulcano.