Non sorprende che lo Scavo di Ercolano passi in secondo piano. A pochi chilometri di distanza si trova Pompei, una città sepolta da un’immensa colata piroclastica proveniente dal vicino vulcano Vesuvio, che oggi attira migliaia di visitatori al giorno. Non è quindi difficile immaginare quante persone vengano giorno dopo giorno per vedere il meglio di Pompei: passeggiare per le sue strade, passare per il lupanare e raggiungere il Foro Romano è un must. Agli Scavi di Ercolano, invece, si può godere di un sito archeologico simile con un numero molto minore di persone, e la tranquillità è il tratto distintivo della zona. Detto questo, è possibile visitare entrambi i siti archeologici nella stessa giornata, poiché la linea ferroviaria della circumvesuviana li collega al centro di Napoli. In effetti, il treno è il modo più semplice ed economico per arrivarci, ma attenzione: i turisti attirano i borseggiatori, quindi tenete sempre d’occhio borse e zaini. Avere l’opportunità di camminare per Pompei ed Ercolano crea una strana empatia. Chi di noi vive ai piedi di un vulcano non ha bisogno di aver vissuto un’eruzione per capire a modo suo cosa è successo quell’autunno del 79. Vita, distruzione e morte senza misura, un orrore bellissimo.
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Breve storia di Ercolano
Le origini di Ercolano come città risalgono ad almeno 4 secoli prima di Cristo. Nonostante sia situata ai piedi del Vesuvio, la città appartenne agli Opsidi, agli Osci, agli Etruschi, ai Pelasgi e ai Sanniti prima di passare in mano romana nell’89 a.C. Stiamo parlando di un piccolo paese di circa 4.000 abitanti e 20 ettari che ha subito prima un forte terremoto che ha devastato la maggior parte delle case e 15 anni dopo la catastrofe. Ercolano fu letteralmente cancellata dalla carta geografica dopo l’eruzione e la conseguente formazione di un flusso piroclastico che si precipitò lungo il fianco della collina devastando tutto ciò che incontrava. L’antica città romana di Ercolano fu sepolta da oltre 15 metri di materiale piroclastico, principalmente frammenti di lava e cenere ad alta temperatura, che si solidificarono e diedero luogo a un fenomeno di conservazione diverso da quello dei resti trovati a Pompei. A Pompei i corpi si sono conservati meglio perché le temperature non erano così elevate. Ciò significa che la cenere è stata compattata in modo tale da preservare l’esterno dei corpi, mostrando immagini degne della fantascienza. A Ercolano, invece, i corpi furono immediatamente ridotti a scheletri. La temperatura era molto alta, ma in compenso le ceneri hanno preservato molte case, edifici e persino una barca situata sull’antica spiaggia della città.
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Escursione agli Scavi di Ercolano
Forse perché siamo in quella fase della vita in cui preferiamo sfuggire alla folla, o perché semplicemente preferiamo i luoghi in cui possiamo far passare il tempo, avevamo grandi aspettative su Ercolano. Avevamo già visitato Pompei e, sebbene impressionante e bellissima, avevamo trascorso la fine della giornata letteralmente stremati. Troppo caldo, troppe passeggiate, troppe cose da vedere e troppa gente (anche se eravamo fuori dall’alta stagione). I primi passi verso l’ingresso degli scavi archeologici di Ercolano valgono da soli. Un ampio viale in discesa conduce alle porte dell’antica città romana, dove la popolazione era più colta e interessante di quella di Pompei, e questo non è poco per l’epoca. I paragoni sono odiosi, ma nell’Ercolano di oggi si respira tranquillità e silenzio, mentre Pompei è di tutt’altro livello. La prima vista ci permette di vedere gli scavi di Ercolano dall’alto, rendendo evidente tutto ciò che è stato necessario scavare per trovare gli edifici e le strade principali di Ercolano. Forse è per questo che la prima sosta lungo il percorso è presso i cosiddetti Fornicis.
Questo è il punto in cui il mare arrivava prima dell’eruzione del Vesuvio, oggi si trovano a 400 metri dalla costa. I Fornicis erano antichi magazzini costieri utilizzati per riparare le barche da pesca in cui la gente si rifugiava dal vulcano, purtroppo i resti sono ancora lì. Scheletri puri. Ci siamo lasciati portare su e giù per la strada. Il caldo inizia a farsi sentire. Ci troviamo davanti ad una vecchia osteria che ha ancora il suo bancone con diverse botti e una parete su cui si possono ancora leggere curiose massime su Diogene. Accanto alla taverna troviamo una casa con giardino. È impossibile credere che siano passati 2 millenni e che tutto sia ancora così ben conservato. Sebbene ciò che vediamo all’esterno degli scavi di Ercolano è bellissimo, è quando entriamo in alcune case ed edifici che percepiamo una storia più intima e umana. Una porta ci conduce alla Sede dei Sacerdoti Augustali, un luogo che fungeva da collegio dedicato al culto dell’imperatore Augusto. Infatti, i liberti (schiavi liberati) si riunivano in questo luogo dove oggi si possono vedere alcuni bellissimi affreschi del quarto stile (detto anche fantastico).
Continuiamo a camminare, il caldo non è più tale perché si sta facendo tardi nel pomeriggio (abbiamo abbinato questa visita a quella alle catacombe di Napoli in mattinata) ma abbiamo il tempo di passare dalle case di Aristide, Argo o dall’Ostello prima di concludere la visita alla Villa dei Papiri. Si tratta di un’area tuttora in fase di scavo, al cui interno è stata rinvenuta una biblioteca con circa 1.785 rotoli di papiro carbonizzati. Il sole sta tramontando e lasciamo Ercolano Scavi con la sensazione di aver visitato un luogo bellissimo che può solo migliorare con il tempo. Futuri scavi o l’inclusione di un museo nel biglietto d’ingresso sarebbero un motivo sufficiente per tornare ancora e ancora a visitare Ercolano. Per informazioni visitate “Scavi di Ercolano sito ufficiale“.
Raccomandazioni per sfruttare al meglio il vostro tempo a Napoli
Durante il vostro tour di 3 giorni di Napoli vi renderete conto che questa è una città dove c’è una sorpresa dietro ogni angolo. Vi aspettano tante sorprese quanto il caos della città, come abbiamo già detto, la tranquillità non è il punto forte di Napoli, il disordine è un marchio di fabbrica della città. Tutto ciò significa che questa città non è per tutti, ma Ercolano e Pompei da sole valgono tutta l’attenzione.
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